Associazione Ligure Arrampicata

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lunedì 29 giugno 2020

GUANTANAMO Update per storditi e non

Eh sì, di storditi veri o furbetti ce ne sono parecchi, dunque anche quest'anno a Guanta (per gli intimi) si continua a valutare le vie come nella prima stesura 2019 di Olivier...
Siccome sono un pignolo mica da ridere, pur avendo già pubblicato nello scorso anno una rettifica, ne pubblico un'altra, ancora con qualche limatina qui e là, tenendo presente che la falesia offre spesso un'arrampicata tecnica che quindi premia chi scala bene, almeno sul livello 6.
Infatti ieri ottimo risultato per Roberto Puglia che, nonostante avesse uno zainetto mal posizionato (davanti anziché sulla schiena), non si è lasciato sfuggire una bella salita flash della very nice Des gros rats 6b+.
Bravò, bravò.
Nel contempo segnalo, dietro corretta e necessaria richiesta di Olivier Germain, di non proseguire in auto oltre il limite del posteggio classico nel MODO PIU' ASSOLUTO, cioè sulla strada sterrata privata, onde evitare che si creino problemi coi residenti!

giovedì 25 giugno 2020

VERDON Coronainps più Grande Palla

Eh già, col Corona in corso il nostro ormai storico meeting verdonesco delle vecchie glorie ha subito un attacco numerico, nel senso che di vecchietti c'eravamo solo GP ed io...
Pazienza, almeno Andrea (vero pensionato Inps) ci sarà la prossima volta, d'obbligo!
Dunque pur spostando la data al terzo weekend di giugno, almeno ci siamo andati!
Il tempo è stato superbo e ci ha aiutato a salire senza stress di temporali o orari forzati le nostre salite, anche se very soft, in confronto alle difficilissime di quando eravamo giovani... Non è vero, naturalmente, ma è bello crederci.
Ritorniamo alla cruda realtà. Venerdì 19 eccomi spegnere il motore rombante della mia Cooper S alle 9,20 a lato di Joe le Snacky, sulla piazzetta de La Palud. Viaggio ottimo e ottimo incontro al bar con Gp e Diegone il guidone, già lì dalla sera precedente. Il plus è che ci sono pure Barney Vaucher, mia antica conoscenza e storico autore di volumi sulla scalata in Calanques e in Verdon, accompagnato dalla consorte e da François Guillot e Madame. Proprio il Guillot autore della Demande, per citarne una sola: la Storia del Verdon in persona. Sono tutti in ottima forma e Guillot ci dirà poi che è soddisfatto di scalare ancora sul 6c+ a 77 anni! E chi non lo sarebbe! Chapeau François!
Dopo abbondanti colazioni e scambi di vedute, più piantamento della mia tenda, ci portiamo noi tre alla nostra meta, la nuovissima Le Monde d'après all'Escales.
Questa via di Pasqualino, per noi intimi del Verdon - sarebbe Pascal Faudou all'anagrafe -, percorre incredibilmente una zona zeppa di vie storiche, con la sola partenza in comune con Pichenibule.  Quattro doppie relax ci portano infatti al giardino sospeso ricco di storiche rimembranze, e abbiamo il tempo di rilassarci ulteriormente dato che c'è un po' di coda internazionale. Verso le 14 mi lancio per la ventesima volta o giù di lì sul primo tiro di Piche, per fortuna non troppo unto. Proseguo abbastanza tranquillo anche sul secondo e primo del nuovo percorso. Da lì i tiri centrali sono of course affidati al guidone, che li sale con la solita baldanza. Per fortuna, ben tenuto, riesco pure io in libera sul 6c del quarto tiro, bello verticale e fessurato. Segue poi una fessura con due passaggi a incastro (6b) e per finire una dalla dallosa puro Verdon di 6a, che salgo da primo (come una lumaca dicono gentilmente i miei due amici...). Insomma una gran bella via in un antico settore dove non sembrava possibile tirar fuori più nulla. Complimenti a Pascal, anche per l'attrezzatura ottimale.
Il giorno dopo vione di 11 tiri in programma a Mayreste. Stavolta siamo in 4: io e il guidone più GP e Lucia la Bombera. Che team!
Stressante calata su statica di 160 metri o giù di lì per cominciare. Mani che bruciano pur coi guanti. Alla fine traverso non dei più tranquilli su ghiaino (e scivolata mortale nel caso ci scappassero le scarpette) e siamo all'inizio dell'Hermitte cénobite, anche questa recentissima. La via è tutta in diagonale, come spesso sono le ultime creazioni verdonite non estreme, seguendo la logica del meno difficile in mezzo a strapiomboni. La parete è per sfortuna in pieno sud = caldone garantito. Troviamo i primi tiri un po' bagnatielli ma salibili. Poi un 6b si rivela boulder di 6c, e vabbè... Lo strapiombazzo inevitabile sarebbe 7b ma noi lo stirassiamo il giusto e anche l'ingiusto e passiamo via senza problemi. Invece sopra ci si deve impegnare per aver ragione del 6b+ e del 6b seguente. A metà di quest'ultimo tiro mi succede l'irreparabile: i piedi mi bollono, data la mia famosa velocità di progressione. A forza di parolacce varie mi vedo costretto a tre pendoli da tre spit degni di Yosemite (più o meno), mentre i miei compagni ci hanno volteggiato come libellule (anche qui più o meno). Finish con meno pedestre 6a e 6a+ per fortuna e siamo sul plateau, per le dovute abbondanti Leffe di festeggiamento da Joe.
Ultimo giorno. In teoria vorremmo una via non oltre il 6a+. Ne trovo una io, sulla carta: Hissage nocturne a Zidane, vicino al lago.
Staticata più relax e siamo i soliti tre all'attacco di una via che si sviluppa per circa 200 metri, in costante traverso, tanto per cambiare. I primi tiri son ok, e abbastanza vari, non oltre il 5c (di una volta). Poi il solito Diegone prende il comando e ci assicura in un tiro sopra gli strapicchi che porta ad una sosta delle peggiori possibili, appesi come salami. Cosa capita a questo punto? La Grande Palla, ovvero una matassa inestricabile delle nostre due corde, che dobbiamo sbrogliare appesi appunto come insaccati, per una bella mezz'oretta! Poi riparte il guidone e con grande exploit visteggia l'orrido chiave, che consta di un camino viscido più placca muschiosa e scivolosa dove mettere tutto il peso: uno spettacolo! Io e GP ci stirassiamo su tutto il possibile e oltre per salire in qualche modo questo tratto di certo di 6c. Alla faccia del 6a+ massimo! Il resto è a dir la verità un bel traverso più muro finale di difficoltà come da topo: 6a, sempre old style naturalmente.
E qui finisce la  storia e il soggiorno provenzale. A la prox!
 Il Guidone Diego sul 6b dallosissimo dell'Hermitte, dove io pendolai di brutto!
 La bombera Lucia aspetta il secondo team all'uscita della stessa via.
 Diego sul tiro chiave di Monde d'après, 6c.
 Io all'uscita dello stesso tiro. Almeno i colori sono ok!
 La Storia del Verdon. Da sinistra Diego, GP ed io. Poi Barney e consorte e Guillot e Madame.
 Io sul quarto tiro dell'Hermitte. 6b annunciato, 6c vero.
 GP in resting arboreo sopra il 7b, leggermente azzerabile, dell'Hermitte.
Per finire, lo scandaloso chiave di Hissage nocturne. Io non ci riesco, chiaramente!
Tutte le immagini sono di GP Turco, come sempre fotografo ufficiale del Team.

LORETO Ultimo sole

Ricominciamo con una notiziola lampo, non come tempistica di sicuro, dato che si riferisce a una salita di una decina di giorni fa.
Il Forte, alias Ale Pannuti, ha avuto ragione, al settore Boschetto di Loreto, della sua creazione invernale, in cui si prese un bel freddo pure il suo socio Gianni Cirulli: Ultimo sole.
La via è la più dura del settore e Ale propone 8a per questa scalata sempre strapiombante piuttosto complessa.
Presto torneremo a dar notizia più dettagliata dell'intero settore, al momento con un paio di vie in gestazione, grazie alle info del superlocal Dave Lantrua.
Ricordiamo che ci si riesce a scalare in momenti di calura sin verso le 14.


Ale sul chiavazzo di Ultimo sole a Loreto.