Associazione Ligure Arrampicata

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giovedì 27 giugno 2019

ARGENTERA una traversata (quasi) integrale

Per una volta diamo conto di una "alpinata" di quelle vere, salita martedì scorso da Bigi e Luca Marsilio.
I due, in 15 ore, partendo dal rifugio Remondino, hanno attraversato la catena principale dell'Argentera, salendo in successione le creste della catena della Madre di Dio, la cresta Sigismondi all'Argentera stessa, attraversandone le due cime, per proseguire poi sul Gelas di Lourousa, e finire in bellezza con lo Spigolo Superiore del Corno Stella. Da questa cima sono infine scesi al rifugio Bozano, tralasciando la Catena delle Guide.
Bravissimi!
Le foto che seguono descrivono bene il superbo ambiente di questa ascensione, la più lunga - penso - tra quelle affrontabili sulle Alpi Marittime.







mercoledì 26 giugno 2019

CPR, CASTELLO, PARCOURS SANTE' novità 2019 et alia

E' arrivato il gran caldo estivo e, per forza, ci siamo nascosti in falesie all'ombra dove cercare di sopravvivere...
Siamo andati sabato scorso a Cpr, il nuovo settore di Albenga, creato con il determinante aiuto dell'ormai reputatissimo negozio di materiale di Cisano dallo stesso nome.
Davide Ramoino, alias Cpr, ha chiodato qualche vie del grande settore - ancora molto espandibile - ma ha soprattutto fornito tutto l'ottimo materiale a Matteo Gambaro, il realizzatore della falesia.
Realizzatore in tutti i sensi, poiché molte vie dure (fino all'8c) hanno avuto la prima salita dal fortissimo Gambaro.
In ogni caso ci sono per ora 46 vie, un po' per tutti, dal 4 in avanti, in una eccellente esposizione a nord, che rende appetibile la falesia in questi giorni e in tutto il periodo estivo.
Ultima realizzazione "alana" quella del Forte (Ale) che ha salito in due giri Gni gni 7c, forse un poco soft.
Accesso in 15 minuti da Alto e tutte le info su una piccola guida della parete che potete trovare naturalmente nel fornitissimo negozio di Cisano.
Domenica invece siamo andati - gli Alani - a visitare il Castello a Finale Ligure.
Piccola falesia recentissima e esposta a nord, offre qualche bel tiro dal 5 al 7c (stimato), su roccia bianca di buona qualità, come l'attrezzatura.
I tiri sono vari, dal muro lavorato alla placca verticale, e non ci sono strapiombi veri.
La new entry Pan (ex NewAndrea) è stato il migliore della giornata, salendo senza veri problemi i 4 tiri della falesia che arrivano al 6a+.
Peccato che poi li ha trovati in discesa , dove si è perso (c'è un solo sentiero!), si è "rabastato" tra i rovi con esiti da film horror, e, per finire, aveva la sua "recentissima" Punto - dalle gomme lisce tipo slick - con una di queste a terra...
Il validissimo quasi meccanico Gianni Ciru ha messo su il ruotino in un battibaleno e siamo tornati alla maison alla possente velocità di 80 kmh... Tutto bene comunque!
I makisti invece, nello stesso giorno, ha finalmente trovato l'accesso al Parcours de Santé di Gourdon, sopra il Loup.
Questa falesia (dixit Emachine) pur essendo esposta a est e dunque in ombra nel pomeriggio, non è adatta ai periodi di grande caldo.
Nonostante ciò hanno brillato Giovane e Randons, salendo Pornographie à Seynes 7c, e il solito Ema, che ha salito on sight moschettonandola Vertical redemption 7b+ (per lui soft soft). Stop.

Battaglia all'ultima presa tra Sabina e Ema a Cpr. Dalla stessa posizione del mio scatto, vincerà Donna Sabina, impegnata su Via da sotto 6c+, sul baldo Ema, alle prese con Richiamino 7a+.
Io me sui presoni della bella Double face 6a, sempre a Cpr. Scatto di Grace, come tutti i seguenti.
 Ancora io me (per una volta) sulla violenta - nel suo grado - Valentina 6a, al Castello
 Pan ed io salutiamo il pubblico sotto al Castello
 Andrea lolotta o quasi sulla très jolie Apri le ali 6a
 Pan appena più su sulla stessa via, sempre al Castello of course


martedì 11 giugno 2019

ORMEA, CPR, KAIMANO grandi maghi...

Grande Mago è diventato ormai il nostro Ema, che sabato alla nuova falesia di Cpr ad Albenga si è aggiudicato Lavoro d'equipe, sulla carta 7c, che il nostro dichiara modestamente 7b+.
La via è recentissima e la valutazione può oscillare, al contrario di Emachine che sale questa via flash per modo di dire, piuttosto on sight, considerando che i metodi spiegati dal Giovane, che l'ha preceduto sulla via, si sono - come sempre - rivelati sbagliati per lui.
Altra bella salita, nello stesso giorno, quella di Privi ai Torrioni di Ormea. La via si chiama Trankil ed è di 7a+, con un passaggio, come si dice, di difficile lettura.
Passando ad altri climber ed altri gradi, un bravo ad Antonio (Ciok) che mette persino peso sui piedi per salire Buio profondo 6a, domenica al Kaimano di Finale. Ancora di più Antò, e vedrai che balzo!
Très bien per finire pure a NewAndrea, che nella stessa falesia, dopo pochi mesi di scalata, sale tranquillo Il topo e Polverom, entrambe di 6a. Stop.

Privi su Trankil 7a+ ai Torrioni di Ormea, nello scatto di Grace
Grande stile per Mauro al Kaimano, con le Mago ai piedi first time. Sempre Grace allo scatto.

giovedì 6 giugno 2019

VERDON Inps ma pochi...

Quest'anno il gruppetto di aficionados del Verdon si è ridotto drasticamente.
Complici problemi diversi ma importanti, ci siamo trovati solo GP ed io (dei semi pensionati), a salire il leggendario calcare provenzale, of course in versione soft.
Ad ogni buon conto le nostre corde erano legate a un professionista, non (tanto) agé in verità, Diego, e a una valentissima "bombera", nel senso di vigile del fuoco, ed espertissima climber di alpinate, Lucia.
Giovedì i tre monregalois erano già in loco e si sono offerti la sempre bella Les deux doigts dans le nez, che offre una sostenuta scalata varia sul 6b, non di facile lettura, come d'uso da quelle parti...
Venerdì mattina è arrivato anche lo scriba, in versione "distrutto dal lavoro" (sì, sì, è vero, anche se non ci crederete e io non ve lo spiego!), che si è fatto trascinare sulla severa - anche se non dichiarata tale - Un Robin de jouvence, una scalata su roccia non troppo verdonita, molto esigente e sottovalutata (io direi un cattivo 6c - almeno - invece del 6b+ massimo annunciato, quanto all'obbligatorio di 6a previsto: ahahahahahah).
Dopo i soliti polletti e varianti del sempre ottimo Joe nella serata paludiana, GP conferma la sua decisione per il giorno dopo: L'eperon des Venellois, vione (ben 250 metri) di massimo 6b a Vernis, un po' fuori dal Canyon, anzi in pratica quasi sul lago.
Qui, arrivati alle due doppie che portano al vero attacco, dietro suggerimento della "palla di rame", ovvero il sole battente mica da ridere in quel momento, non le stendiamo e ci lanciamo (si lanciano) direttamente dalla cengia. Io sto ancora bello stanco, così da dover ricomporre le due cordate di salvataggio: Lucia und GP, Diegone ed io. La via è bella, varia, con due top quality: il pilastrozzo di 6b con roccia doc nuova, e il tiro finale di 5c+ su muro grigio.
Qualche meritata birrozza près du lac più tardi, Diego, per obblighi di famiglia, fa ritorno in Piemunt mentre noi ci concediamo un rilassante fine pomeriggio, dando tempo al progettista GP di formulare l'ultima proposta del soggiorno.
E' l'alba (delle 8 circa) del giorno dopo quella che ci sorprende in discesa dallo chalet de La Maline, in direzione della classica Crise de gouttes al settore Eycharme.
Qui (miracolo) mi sento finalmente bene e pertanto il vecchio coniglio che c'è in me non si lascia sfuggire di condurre le due lunghezze più belle (in grande traverso) su super roccia a gocce e goccioni.
Riesco persino a onsighteggiare il 6b superbo del terzo tiro, passaggiato naturalmente da GP e dalla bombera, ma si sa che i monregalois sono trrrrroppo forti en dalle...
Birre, coca e polletti a La Palud pongono fine a un sempre troppo corto periodo scalatorio nella patria del più bel calcare del mondo. Sigh!
 Verdon is magic...
 Diegone ed io all'uscita dell'Eperon des Venellois, col Verdon assai "barcato"...
 Io me ardisco il superbo 6b di Crise de gouttes
 Lucia, la "bombera", alla sosta dell'ultimo traverso di Crise de gouttes
Ancora Lucia e il guidone Diego son fuori dai Venellois a prendersi un bel sole.
Tutte le immagini sono del fotografo ufficiale del team: GP Turco.