Associazione Ligure Arrampicata

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mercoledì 9 dicembre 2020

LORETO Randons da 8 et alia

Evviva! A breve distanza da Ema, anche l'appassionatissimo Randons ovvero Andrea Randone "stampa", come dice lui, un 8a, nella fattispecie Trapelin in quel di Loreto Strada, il tutto dopo un breve assedio. Bravo!

Per la cronaca locale, stanno nascendo nuove linee che dal Boschetto porteranno a completare la falesia in direzione di Liguri veri

Si stanno dando da fare i giovani locali più Ale Giovane. 

Cominciando dal Boschetto, Ale ha salito un tiro che sale Mangia mano e prosegue - con un punto di connessione - su Augh. La via così realizzata si chiama Il Cannibale, per cui il nostro propone 8a.  

Sempre il Giovane ha chiodato due tiri a sinistra di Mineaux. Il primo, da lui salito, si chiama Non banAle ed è proposto 7b+.

Il secondo, Febbre Gialla, è in odore di 8.

Per ora il Giovane ne ha salito la prima parte, unendola con due punti in traverso alla via precedente. Il risultato è la linea più logica ed è stata salita e proposta dal nostro come 7c (hard) chiamato Imperativo traversAle. 

Per chiudere il report, da segnalare la ricomparsa in zona di Marta che sale Alchimie del dolore 7a.

Stop.   

Randons su Trapelin, il suo primo 8a!


lunedì 16 novembre 2020

LORETO Ema e la Libellula

Ehi raga, sabato bei risultati per un ottimo giovin climber locale e pure per una libellula locale (e non)!

La via è la stessa, una delle più belle di grado 8a che abbiamo la fortuna di avere in zona, in quel di Loreto per intenderci, dove con lockdown in atto potevamo recarci.

Primi dentini, creata dal Forte alias Ale Pannuti, sale il magnifico muro compatto sulla strada riservato a forti dita e braccia. 

Ema Zunino ne ha salito in successione le molte prese senza esitare onde poter urlare un bel grido di soddisfazione in catena, per la sua prima via di grado 8. Grande!

Poco dopo abbiamo visto la danza della libellula Claudietta Giglio, una climber come ce ne sono poche, che come al solito senza apparente sorzo si spinge da una presa all'altra, con la migliore eleganza ed elasticità possibile. E in due giri se la porta a casa: chapeau madame! La nostra domenica per tenersi un po' allenata ha anche salito on sight Il funghetto magico 7a/b, Zio Augusto 7b, e in modo indefinibile, avendo già provato una parte del tiro, diciamo - forse - al primo giro, Augh 7c. 

Da segnalare poi che nel weekend è nata una nuova very hard via (a sinistra di Mineaux) ad opera di braccia e schiena del Giovane, dal basso, da solo, autoassicurato. Per stare un po' nel tema del momento l'ha battezzata Febbre Gialla

Stop.

Ema in una non comune versione boulderista, parato da Dave
La Libellula in azione su Primi dentini 8a
Festeggiamenti in corso, da sinistra Claudietta mascherata, Gabry, Marchetti, Ema, Giovane, Elisabetta e la faccia da scemo of course la mia!
Il Giovane sfida la morte aprendo dal basso con chiodatura distanziata Febbre Gialla!
Un altro Ema versione: "ho appena finito di chiodare"
Ancora Claudietta Giglio, 44 kg di eleganza, power e determinazione!



lunedì 19 ottobre 2020

BAUSU di ALBENGA, ROCCA DI PERTI piccole news e gradi antichi...

Beh sì, siamo ancora in azione, ma il sottoscritto non è molto concentrato sulla scalata e sulle notizie, a causa del suo nuovo sport, il tennis, che lo distrae assai. 

Però scalare si scala sempre, i vecchi fanno le solite vie facili, i giovani (più o meno) quelle dure: solito tran tran.

Allora inserisco un commento di un weekend qualsiasi con qualche nota interessante, può darsi, per chi ci legge e frequenta Albenga e Finale.

Sabato siamo andati al Bausu di Veravo, in quel dell'Ingauno, e abbiamo salito qualche tiro nuovo o quasi, non repertoriato sulla recente guida RocPennavaire.

Nel settore Centrale Marco Pukli & Co. hanno offerto come sempre belle novità. 

A sinistra di Prostata depravata ecco comparire Goccette 7b+, ripetuta dal Giovane, bella scalata tecnica e precaria, guarda caso...

Più "umane" le recenti La Linea 6b, bellissima scalata varia a destra di Blue moon; Tok 6b (per molti +), a destra di Arcobaleno selvaggio, linea discontinua ma non male e Passeggiata pazzia, 6b di 35 metri, non ripetuto ma che sembra bello assai.

Il giorno dopo alcuni di noi sono andati a Rocca di Perti, a Finale, a scoprire il settore Olimpo, in compagnia dei due mitici local climber "Claudietta" Giglio e "Donde" Felanda.

Questo settore, panoramico assai e di accesso non banale, offre oggi un posticino tranquillo dove il lavoro di restyling di Carlo Voena ha permesso agli scalatori di non farsi paura e di ripetere tiri molto interessanti. Purtroppo la pioggia non prevista, da "macaia", ci ha cacciato via dopo due tiri. Da segnalare un bel 6c nuovo chiamato Miopiola.

Scesi allora dalle rocce bagnate sovrastanti nel settore inferiore, chiamiamolo della Grattugia, abbiamo avuto modo di ripetere la non repertoriata sulla guida di Gallo Castore, 6b bellissimo con chiodatura finalera da cuori forti, come le due vie alla sua destra, opera di Lorenzo Cavanna.

Poi il nostro giovane Ema si è lanciato su Rockstore e i suoi fratelli, richiodata ottimamente, annunciato 7a+ sulla guida del nostro. E ha visto cosa vuol dire una valutazione boulder finalese! 

Da far altamente riflettere sul cambiamento dei gradi avvenuto negli ultimi 20 anni sui passaggi "intensi", come li definisce un finaleros doc come Donde!

Lo stesso segnala che il primo tiro di Nonsolo non è da valutare 6c come annunciato sulla guida, bensì un serio 7a. Stop.

 

 

Qui sotto Ema su Krestina 6c al Bausu, bel tiro, estetico come pochi, e per fortuna richiodato in partenza da Pukli, perché io e Peo Vernassa, autori della via, dovevamo essere matti all'epoca...


Qui sopra Ema cerca di portar giù la tacca chiave del passaggio "intenso" di Rockstore 7a+ a Perti, Finale.


lunedì 31 agosto 2020

GUANTANAMO/GOUJON D'OR l'estate sta finendo....

Magari non proprio finita, ma sulla buona strada speriamo...

Finalmente ieri si respirava un po' nella barra francese così comoda per noi ponentini, anzi nelle barre, perché da questa primavera, circa, è disponibile pure una seconda falesia, più difficile, a destra della classica Guantanamo: Le Goujon d'Or.

Chiodata, purtroppo, non da Olivier, è molto più ripida e offre quasi solo vie di 7, tranne due discutibili (per la chiodatura) 6 al limite destro.

Qui ieri si è ben espresso Ema, che ha salito on sight il 7b di Jacquie Chan & Michel.

A Guantanamo classica altri bei risultati sempre per Ema che ha salito la sua penultima via della falesia: Une bande de traitres 7c. 

La stessa via è stata scalata anche da Randons, che ha aggiunto al bottino di giornata Merci Marc 7b. 

E gli altri climber della banda? Giù di 6 come piovesse, dicono voci di corridoio...

Una bella immagine (mia) di Guantanamo più sulla destra Gujon d'Or. Per realizzarla basta andare come dei cretini almeno un'ora prima del dovuto verso la parete, in modo che sia al sole...

martedì 21 luglio 2020

LORETO Update del Boschetto

Il richiamo del Boschetto

Negli ultimi due anni Loreto si è arricchita di numerose nuove vie che hanno reso necessario questo aggiornamento che fa seguito e sostituisce quanto già pubblicato nel 2018 con già 9 nuove vie.

Il settore che ha maggiormente permesso alla fantasia dei chiodatori di creare nuove linee è stato il Boschetto. L'attenzione, dopo quanto creato nel 2018 all'inizio del settore, si è spostata sulla parete dove correvano le solitarie Augh e Toro seduto. Qui sono nate le impegnative Funghetto magico, un 7a+ che strizza l'occhio al b, e Zio Augusto anche lui un bel 7b. Nel frattempo si sistema Toro seduto che diviene Grande capo e si aggiunge Piccoli cavernicoli che aggira il piccolo grottino. Poi arriva questo 2020 con un amara sorpresa per tutta l'umanità. 

Nonostante ciò si continua a chiodare (nei momenti leciti, sia chiaro) e nascono così Ultimo sole, bella e dura via che si aggiunge alla lista degli 8 di Loreto con partenza in comune con Funghetto magico e Mangia mano, subito a lato di Piccoli cavernicoli, attualmente da liberare. A questo punto si può giocare e divertirsi a scegliere punto di partenza di catena di arrivo, si creano così Cavernicoli, Mangia Piccoli cavernicoli e Mangia Cavernicoli.

Non mancano le vie più easy come Aria condizionata e Virus, inutile spiegare da dove derivi il nome. Infine tra la primavera e l'estate c'è tempo per un ultima linea, Milwakee, una breve ma cazzuta sequenza su microprese che completa il vuoto tra Capricci e Les reves de vini. Quest'ultima ricorda un po' Rolls Royce chiodata nel 2019 sulla compatta placca a destra di Fata morgana: tacchette, verticali e prese disegnate per arrivare al lancio finale, poi decidete voi se uscire sul quinto di Denaturata o proseguire fino al boulderino con la svergognata presa scavata di Loreto on sight.

Tutto qui? No. Al settore Solarium ci sono alcune vie non repertoriate, tra cui Cascata fantasma, chiodata già da qualche anno; la via dopo un primo tratto facile ma non troppo, da cui ci si può calare, diventa serie e le due linee di uscite portano le difficoltà al 7a e 7a+. Mi raccomando usare corda da 80 metri e fare attenzione! Più recente invece la via Sugeli, anche quest'ultima un 7a che risale una canna con partenza in comune con la variante diretta di Canna mozza. Durante la salite sarete guardati a vista dalla Madonna che si trova nell'antro della grotta, quindi comportatevi bene. Infine è stata richiodata Mineaux, un ex 6c duro schiodato da tempo per via di una pietra instabile; la pietra è stata tolta tuttavia si raccomanda ancora attenzione. La ri-libera è propensa per un più umano e forse corretto 7a.

Tutti i gradi sono ovviamente delle proposte. Qui non ho menzionato nomi di chiodatori e liberatori che però trovate nell'aggiornamento. Se vi sono errori comunicatemelo che correggerò sul prossimo aggiornamento, che già so che servirà. In ogni caso a tutti loro va il nostro grazie.
In questo periodo estivo nel Boschetto si scala al mattino presto fin verso mezzogiorno; al Solarium si scala dal tardo pomeriggio, dalle 17 in poi e dalle 12 alle 17 bagno rigenerante e relax al fiume!


lunedì 20 luglio 2020

ROCCA dell'AIA la frescüra dalla calüra

Domenica siamo andati in montagna....
Là, non proprio in montagna vera, ma sopra le alture di Loano, a ben 700 metri di quota, alla Rocca dell'Aia.
Questa struttura imponente di quarzite non aveva praticamente mai ricevuto la nostra visita, così ci siamo decisi, per cambiare un po'.
L'accesso non è velocissimo da Loano, ma pian piano, e con qualche errore, siamo giunti all'evidente posteggio segnalato. Mezz'ora o poco più di sentiero quasi pianeggiante e a volte nel bosco (non chiedetemi di quali alberi che son troppo ignorante in materia) ci ha condotti alla base della parete est, pulitissima e pianeggiante.
Qui i tiri impegnativi ci sono parsi appunto troppo impegnativi e ci siamo lanciati - con moderazione - solo su quelli facili, che si son rivelati belli e interessanti, di ottima roccia lavorata a buchi e tacconi.
Le fanciulle del gruppo han pure trovato che il nebbione marino che nel frattempo ci aveva avvolto portasse un freddo ecccssivo, ma certo che caldo non faceva.
Una volta prese le giuste bastonate, con errori di lettura in un 6b che così non era, abbiamo in complesso trascorso una bella giornata senza stress di prestazioni.
Alla prossima volta per arditi cimenti...
 La Rocca nella foto di Antonio






Tutte le immagini sono di Grace.

lunedì 13 luglio 2020

GUANTANAMO new Angelo e altre storie

Cominciamo a parlare del Gruppo Alano Anziano, se così lo vogliamo definire.
Per prima cosa diciamo che a scalare ci andiamo sempre, ma il più delle volte i risultati non sono notevoli, nel senso di degni di nota (per il nostro livellino, ino ino, sia chiaro).
Però ieri abbiamo imbroccato una buona giornata in quel di Guantanamo, per fortuna non troppo affollata.
Chi si è distinto veramente è il sorprendente Angelo, che dopo tutto quel che ha passato, è ritornato baldanzoso assai, con la sola variante del casco sulla capoccia! Sua la salita flash della bella Le livre des cancres 6c, coi pistamenti dei poveri G&P, che ancora la devono salire...
Poi un bravo al possente Roby Puglia, che lotta finché ce n'è ma si porta a casa la super Merci Marc 6c pure chista.
Per finire, non da gettare Gianni Ciru e lo scriba, che, con due soluzioni diverse, hanno ragione della bella assai Le gendre éphémère 6c+.
Condizioni più che buone di caldo secco. L'ombra alle 14 è adesso garantita anche alla base della parete.
Passiamo al Gruppo Fortons. Di solito non posso scrivere niente di loro perchè agiscono in falesie che i chiodatori vogliono lasciare "segrete"....
Altre volte vanno in falesie di cui si può parlare, ma "cantierizzano" itinerari very hard.
Però, da una breve notizia arrivatami da Ema, segnalo che il gruppo era ieri a Cerisola.
Qui buoni risultati dei due "anciens" del Gruppo: Lucio stampa La Barattola 7a, mentre Marchetti lotta, e al sesto giro di giornata Roccia o riccia 7a lo lascia passare.
Per finire il giovane Gabriele torna a casa con in saccoccia Little Angelo 7a+.
Gli altri, per dirla alla Ema, "cazzabubolano"...
Il Presidente, ormai presenza rara, in una antica (2019) immagine su Fan de Güllich 6c+/7a, a Guantanamo.

lunedì 29 giugno 2020

GUANTANAMO Update per storditi e non

Eh sì, di storditi veri o furbetti ce ne sono parecchi, dunque anche quest'anno a Guanta (per gli intimi) si continua a valutare le vie come nella prima stesura 2019 di Olivier...
Siccome sono un pignolo mica da ridere, pur avendo già pubblicato nello scorso anno una rettifica, ne pubblico un'altra, ancora con qualche limatina qui e là, tenendo presente che la falesia offre spesso un'arrampicata tecnica che quindi premia chi scala bene, almeno sul livello 6.
Infatti ieri ottimo risultato per Roberto Puglia che, nonostante avesse uno zainetto mal posizionato (davanti anziché sulla schiena), non si è lasciato sfuggire una bella salita flash della very nice Des gros rats 6b+.
Bravò, bravò.
Nel contempo segnalo, dietro corretta e necessaria richiesta di Olivier Germain, di non proseguire in auto oltre il limite del posteggio classico nel MODO PIU' ASSOLUTO, cioè sulla strada sterrata privata, onde evitare che si creino problemi coi residenti!

giovedì 25 giugno 2020

VERDON Coronainps più Grande Palla

Eh già, col Corona in corso il nostro ormai storico meeting verdonesco delle vecchie glorie ha subito un attacco numerico, nel senso che di vecchietti c'eravamo solo GP ed io...
Pazienza, almeno Andrea (vero pensionato Inps) ci sarà la prossima volta, d'obbligo!
Dunque pur spostando la data al terzo weekend di giugno, almeno ci siamo andati!
Il tempo è stato superbo e ci ha aiutato a salire senza stress di temporali o orari forzati le nostre salite, anche se very soft, in confronto alle difficilissime di quando eravamo giovani... Non è vero, naturalmente, ma è bello crederci.
Ritorniamo alla cruda realtà. Venerdì 19 eccomi spegnere il motore rombante della mia Cooper S alle 9,20 a lato di Joe le Snacky, sulla piazzetta de La Palud. Viaggio ottimo e ottimo incontro al bar con Gp e Diegone il guidone, già lì dalla sera precedente. Il plus è che ci sono pure Barney Vaucher, mia antica conoscenza e storico autore di volumi sulla scalata in Calanques e in Verdon, accompagnato dalla consorte e da François Guillot e Madame. Proprio il Guillot autore della Demande, per citarne una sola: la Storia del Verdon in persona. Sono tutti in ottima forma e Guillot ci dirà poi che è soddisfatto di scalare ancora sul 6c+ a 77 anni! E chi non lo sarebbe! Chapeau François!
Dopo abbondanti colazioni e scambi di vedute, più piantamento della mia tenda, ci portiamo noi tre alla nostra meta, la nuovissima Le Monde d'après all'Escales.
Questa via di Pasqualino, per noi intimi del Verdon - sarebbe Pascal Faudou all'anagrafe -, percorre incredibilmente una zona zeppa di vie storiche, con la sola partenza in comune con Pichenibule.  Quattro doppie relax ci portano infatti al giardino sospeso ricco di storiche rimembranze, e abbiamo il tempo di rilassarci ulteriormente dato che c'è un po' di coda internazionale. Verso le 14 mi lancio per la ventesima volta o giù di lì sul primo tiro di Piche, per fortuna non troppo unto. Proseguo abbastanza tranquillo anche sul secondo e primo del nuovo percorso. Da lì i tiri centrali sono of course affidati al guidone, che li sale con la solita baldanza. Per fortuna, ben tenuto, riesco pure io in libera sul 6c del quarto tiro, bello verticale e fessurato. Segue poi una fessura con due passaggi a incastro (6b) e per finire una dalla dallosa puro Verdon di 6a, che salgo da primo (come una lumaca dicono gentilmente i miei due amici...). Insomma una gran bella via in un antico settore dove non sembrava possibile tirar fuori più nulla. Complimenti a Pascal, anche per l'attrezzatura ottimale.
Il giorno dopo vione di 11 tiri in programma a Mayreste. Stavolta siamo in 4: io e il guidone più GP e Lucia la Bombera. Che team!
Stressante calata su statica di 160 metri o giù di lì per cominciare. Mani che bruciano pur coi guanti. Alla fine traverso non dei più tranquilli su ghiaino (e scivolata mortale nel caso ci scappassero le scarpette) e siamo all'inizio dell'Hermitte cénobite, anche questa recentissima. La via è tutta in diagonale, come spesso sono le ultime creazioni verdonite non estreme, seguendo la logica del meno difficile in mezzo a strapiomboni. La parete è per sfortuna in pieno sud = caldone garantito. Troviamo i primi tiri un po' bagnatielli ma salibili. Poi un 6b si rivela boulder di 6c, e vabbè... Lo strapiombazzo inevitabile sarebbe 7b ma noi lo stirassiamo il giusto e anche l'ingiusto e passiamo via senza problemi. Invece sopra ci si deve impegnare per aver ragione del 6b+ e del 6b seguente. A metà di quest'ultimo tiro mi succede l'irreparabile: i piedi mi bollono, data la mia famosa velocità di progressione. A forza di parolacce varie mi vedo costretto a tre pendoli da tre spit degni di Yosemite (più o meno), mentre i miei compagni ci hanno volteggiato come libellule (anche qui più o meno). Finish con meno pedestre 6a e 6a+ per fortuna e siamo sul plateau, per le dovute abbondanti Leffe di festeggiamento da Joe.
Ultimo giorno. In teoria vorremmo una via non oltre il 6a+. Ne trovo una io, sulla carta: Hissage nocturne a Zidane, vicino al lago.
Staticata più relax e siamo i soliti tre all'attacco di una via che si sviluppa per circa 200 metri, in costante traverso, tanto per cambiare. I primi tiri son ok, e abbastanza vari, non oltre il 5c (di una volta). Poi il solito Diegone prende il comando e ci assicura in un tiro sopra gli strapicchi che porta ad una sosta delle peggiori possibili, appesi come salami. Cosa capita a questo punto? La Grande Palla, ovvero una matassa inestricabile delle nostre due corde, che dobbiamo sbrogliare appesi appunto come insaccati, per una bella mezz'oretta! Poi riparte il guidone e con grande exploit visteggia l'orrido chiave, che consta di un camino viscido più placca muschiosa e scivolosa dove mettere tutto il peso: uno spettacolo! Io e GP ci stirassiamo su tutto il possibile e oltre per salire in qualche modo questo tratto di certo di 6c. Alla faccia del 6a+ massimo! Il resto è a dir la verità un bel traverso più muro finale di difficoltà come da topo: 6a, sempre old style naturalmente.
E qui finisce la  storia e il soggiorno provenzale. A la prox!
 Il Guidone Diego sul 6b dallosissimo dell'Hermitte, dove io pendolai di brutto!
 La bombera Lucia aspetta il secondo team all'uscita della stessa via.
 Diego sul tiro chiave di Monde d'après, 6c.
 Io all'uscita dello stesso tiro. Almeno i colori sono ok!
 La Storia del Verdon. Da sinistra Diego, GP ed io. Poi Barney e consorte e Guillot e Madame.
 Io sul quarto tiro dell'Hermitte. 6b annunciato, 6c vero.
 GP in resting arboreo sopra il 7b, leggermente azzerabile, dell'Hermitte.
Per finire, lo scandaloso chiave di Hissage nocturne. Io non ci riesco, chiaramente!
Tutte le immagini sono di GP Turco, come sempre fotografo ufficiale del Team.

LORETO Ultimo sole

Ricominciamo con una notiziola lampo, non come tempistica di sicuro, dato che si riferisce a una salita di una decina di giorni fa.
Il Forte, alias Ale Pannuti, ha avuto ragione, al settore Boschetto di Loreto, della sua creazione invernale, in cui si prese un bel freddo pure il suo socio Gianni Cirulli: Ultimo sole.
La via è la più dura del settore e Ale propone 8a per questa scalata sempre strapiombante piuttosto complessa.
Presto torneremo a dar notizia più dettagliata dell'intero settore, al momento con un paio di vie in gestazione, grazie alle info del superlocal Dave Lantrua.
Ricordiamo che ci si riesce a scalare in momenti di calura sin verso le 14.


Ale sul chiavazzo di Ultimo sole a Loreto.


martedì 18 febbraio 2020

Loreto News: Trapelin is dead!


Vista l'importanza della notizia diamo immediatamente la linea al nostro inviato sul posto:
Ebbene sì, è tutto vero, confermo la notizia: Trapelin is dead.
Il primo 8a di Loreto liberato da Marzio Nardi è caduto al primo tentativo di giornata con metà via da montare, solo alcuni rinvii nella parte alta erano stati lasciati durante un tentativo nei giorni precedenti.
L'autore di questo folle gesto è il quasi local Federico Zucchi, di anni quasi 31, sconosciuto alle Forze di Gravità, ma ben noto tra le tacche e gli svasi del posto.
Gli investigatori stanno interrogando gli assicuratori della zona, pare che il climber si aggirasse in zona già dal primo pomeriggio di sabato e che abbia aspettato l'ombra per sferrare un unico e deciso colpo.
Non resta molto altro da dire al riguardo se non: Good job Man!
La linea può tornare a voi studio.
Grazie per questo preciso intervento, ora vi lasciamo a qualche immagine scattata dal nostro foto reporter durante un uscita precedente.
Il ClimberGiornale si chiude qui, a risentirci alla prossima edizione.
Dave




 👍👍👏



martedì 14 gennaio 2020

Sospel ... un pomeriggio di gioco

Il video risale a un paio di mesi fa, ma bisognava cambiare la pagina di auguri!