Associazione Ligure Arrampicata

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lunedì 22 settembre 2014

SAINT CEZAIRE, CERISOLA "sudisti" riuniti

Cominciamo con sabato scorso, non in ordine cronologico, ma qui si fa quel che si vuole...
Dunque siamo andati a Saint Cézaire, parete nord classica. Clima umidissimo e aderenza precaria, con nuvoloni vaganti e caldazza da tropici, nonostante l'ombra!
Incontriamo già in azione la superblogger Marie-Jo e Julien più amici. Naturalmente incasiniamo un po' l'ambiente (però io mi scuso per tutti, essendo quello che fa più casino...) ma alla fine regna un bel feeling relax, come piace credo a tutti: siamo comunque tutti "sudisti", per la Francia.
I due Ale cercano di realizzare cose dure, senza riuscirci, e nel frattempo salgono, of course, la bella Nouveau niveau 6c+/7a (valutazione corretta, credo) on sight, più il 7a+ senza nome alla sua destra (flash per il Forte). Nouveau niveau lascia passare a vista, più o meno, pure Luca Fanciulli e Randons, e pure io la salgo flash, per la quarta volta, credo! La prossima volta cercherò di salirla a vista, magari...
Una bella serie di cavolate più tardi (nella serata, un po' meno umida) riesco anche a clippare la sosta della bellissima Marcsupilami 7a, con cannette e passaggi obbligatori, ohibò!
Spostiamoci a Cerisola, domenica, di nuovo umidone, se non peggio. Per me una bella falesia, dato che martedì scorso mi aveva lasciato salire Boggles 7a+ (dicono, ma very soft in realtà), superata a vista dal Forte, per mettermi i rinvii, di scaldo.
Le perf di ieri si risolvono in una sola: quella di Lucien, che chiude i conti con Roccia o riccia 7a, alè!
Il Giovane "non c'è", Luca Fanciulli, poco più brillante, ripete la stessa via, dove Davide combatte ma fallisce, ed io prendo bastonate ovunque: non è sempre domenica, come si suol dire, anche di domenica, aggiungo io!
 Un po' di "salami" appesi sul bel calcare ben attrezzato della parete nord di Saint Cézaire
Marie-Jo fa lo sguardo spiritato: auguri di veloce guarigione alla blog-climber corsa!
Randons onsighteggia Nouveau niveau 6c+/7a, mentre Fanciulli cerca gli orsi maniaci...
Lucien vede di non beccare Les ours... 7a+, mentre Julien tenta di giocare con il Joystick 7c






lunedì 15 settembre 2014

CORNO STELLA Inps sul monte!

Ce l'abbiamo fatta! Nonostante l'estate sia stata, come tutti sappiamo, ben orrenda in montagna, quasi all'ultima run (per far riemergere un linguaggio da mio secondo sport favorito) i baldi vejass piemonto-liguri hanno messo i loro piedi uno dopo l'altro senza indugio (ma con calma) e sono arrivati nell'enclave del rifugio Bozano: meta il Corno, of course.
Dunque sabato mattina Gp, la giovane guida Diego (solo anta) ed io siamo arrivati, credo, nella più bella giornata dell'anno sotto la nostra montagna favorita; mattina per modo di dire, diciamo alla mezza. Qualche panino e "ciacolata" più tardi ci siamo ri-lanciati verso lo Zoccolo, meta (per cominciare) la non percorsa dal trio Mister Green, Grillo creation. Io prendo baldanzosamente la guida della cordata in maglietta verso le due e, devo dire, arrivo piuttosto bene al quinto tirullo, quello chiave.
La placca verdastra ultracompatta, oserei definirla da Monte Bianco, data 6a+, occhieggia sopra di me, per fortuna ornata da solidi spit, anche se beccare il primo... Uno spaventuzzo più tardi lo clippo e cerco di destreggiarmi al meglio, ma dopo un moschettonaggio solo sui piedi (!) mi arrendo allo stress. Peccato, ma la scalata è proprio fuori dal mio style, ed è invece molto apprezzata dai miei due secondi che assicuro al meglio abbarbicato su di una delle più imbecilli soste della mia carriera: appeso come un salame a due spit con una cengia ottima a ben un metro da me... Reprimenda severa ai richiodatori!
Scendiamo veloci (veloci per noi... è chiaro) con due rappelli, a 45 metri dal suolo, dove inizia Schwarz e il Negher, altra Grillo creation. Qui cedo il comando alla nostra guida alpaina che si innalza subito leggiadro/a (fate voi) per superplacche compatte e divertenti. Secondo tiro di 6b meno relax e con passo mefitico per arrivare in sosta: Diego manco lo vede, Gp lo fa, io mi appendo... E poi ci riappendiamo tutti e tre alla sosta che se la gioca con quella di cui sopra! Miii... Seconda e grave reprimenda ai soliti richiodatori: perseverare è diabolico, e non l'ho detto io.
Ultimo tiro con run out da paura per arrivare in sosta e siamo ai tre "dubbiun" che ci riportano all'orizzontale e alla meritata cena, con arrivo al buio al rifugio. Sono arrivati Andrea e Coco, come Inps, e Diego e brother, i Colucci's, temibili climber sanremesi. Un'ottima cena con gnocchi alla romana di Marco, più blablabla a lungo con giovani e relax alpinisti torinesi, bella guida (al femminile e femminile!) savonese, assatanati giovin alpinisti cuneesi reduci dal Diedro Rosso, et alia, come dico sempre, ci portano a mezzanotte alle cuccette del vecchio e fascinoso rifugio, tutto per noi vecchietti.
Il giorno dopo all'alba delle nove scarse vengo svegliato dagli anziani circostanti e un'oretta dopo faccio colazione, mentre Coco e Andrea, volendo prender freddo, partono per il paretone, meta - concordata - Vecchi lupi, versione Bambu Style, cioè potentemente richiodata per climber "bambu"... Noi tre partiamo dopo le 10 e mezza, con lento passo da guida... L'ho solo riattrezzata (non completamente) l'anno scorso e, al solito, gli altri non l'hanno mai sfiorata. Attacchiamo astutamente verso le 12, dato che il sole non c'è ancora. Arriva presto per fortuna, per scaldarci il minimo indispensabile: la giornata è ventosa e velata. La via è stata completata da Gianluca e Gianfranco in modo perfetto: soste e percorso finale ottimizzati. Un punto ai richiodatori precedentemente bastonati...
Insomma una delle più belle e varie vie di massimo 6a (non obbligatorio) del Corno, un gran divertimento, Mister Corno dixit (papparapà...).
Scendiamo per ultimi, vabbè, ma tranquilli, scambiando pure due parole al volo (sono in doppia sotto di noi) coi Colucci's che pare abbiano beccato un bel freddo sul Barone rampante, e non ci facciamo mancare panino (il mio, nonché ultimo possibile perché Marco ha saggiamente finito tutto) e birra più foto di rito sulla terrazza del Bozano, assieme a Andrea e Coco che ci hanno aspettati: bravi e gentili. Arrivederci al 2015!
Eccovi il servizio fotografico di Gp e mio... le mie son le più belle, naturalmente!
Diego guidone guida la marcia lenta ma inesorabile. Tempo incerto...
 Diego osserva un Corno come si è visto poco quest'anno: tutto asciutto, geniale e perfetto
 Gipi spalma la suola su Schwarz e il Negher, tiro di 6b. Sosta de mierda per Diego, leader
Io su lamette di roccia instabile, come ben si vede, prima del cruchese di 6b
Il guidone si lancia nel run out finale. Per non incendiarsi, meglio scegliere bene...
Una magnifica pianta, di cui of course non so il nome, in mezzo alle placche. Il Corno è spettacolo per tutto...
Gipi ed io sul plateau sommitale. Un'amicizia trentennale e una passione per la roccia che non diminuisce!
Foto di gruppo scattata da Marco, super gestore. Andrea, Gipi, io, Coco, Diego

 Per finire, il Corno Stella nelle nuvole, versione struggente montagna cuneese autunnale e serale

BERGERIE, CONTES Randone in barba al caldone...

Rieccoci al reportino sulle gesta scalatorie di estremo ponente...
Giovedì scorso pomeridiana caliente in tutti i sensi a Contes per Ale Giovane, Randons e Marta.
Verso sera, un po' più clemente come temperature, Randons assesta il colpaccio salendo il suo primo 7b+, Sciatique sur la sellete: bravo, bel salto di livello!
Nel frattempo il Giovane ha avuto il tempo di flashare Reglage millimétrique 7a/7a+ al caldone e... di "riscaldo"(nella foto), e di salire la very nice Oh! Dis c'est vertical 7a+.
Sabato i nostri eroi si sono portati alla ben nota Bergerie, sempre ok, dove a rotpunktare sono stati Lucien, che ha salito Que le great roof... 7a e il Giovane, che ha avuto ragione dell'hard 7a+ di Hallucinogène, gran bel tiro.
Domenica invece bastonate sui denti per tutti (meglio non citarli) al Vascello di Finale Ligure... ma si sa Finale è sempre Finale!
Ambiente Contes. Tranquillo e relax, ma ideale solo dall'autunno alla primavera, data l'esposizione a sud, sudovest

lunedì 8 settembre 2014

IROQUOI, ROCCA DELLE DONZELLE, BRIGA astuti percorsi et alia

Martedì scorso Ale Forte è tornato, con Frank, a saldare il conto con La voie de ce dames 7c, molto bello, all'Iroquoi, Gorges du Loup, che gli era sfuggita tempo fa a causa di un temporale intempestivo.
Ottime condizioni poi cambiate in mediocri, per cambio di vento.
Seconda alpinata poi, diciamo alpinatina, per me in settimana!
Meta questa volta la per noi sconosciuta Rocca delle Donzelle, via Chi non ciànze no tetta, sopra Carnino. Calcare molto bello e approccio in 40 minuti, dixit la relazione...
Il posto è veramente incantevole; si parte da un esemplare paesino immerso in un rado boschetto e ci si alza velocemente per arrivare in campo aperto con vista sugli immensi valloni meridionali del Marguareis, qua e là punteggiati da risalti calcarei. L'approccio è ben descritto e ben segnalato da ometti e segni di vernice rossa, che "con astuto percorso" ti conducono sul grande zoccolo a placconi del terzo risalto della parete, dove si svolgono sei itinerari. Io seguo con attenzione la traccia, Marchetti sale alla vigliacca per placconi in aderenza. Risultato: lui arriva prima di me all'attacco, logicamente, ma sempre nell'ambito dei 60 minuti, più o meno. Ci distribuiamo i tiri e a me tocca il primo, detto di 6a, placca abbattuta. Le lamette rovesce traballanti che incontro non mi danno molta fiducia, e con fatica spalmo la suola e arrivo in sosta. Il secondo tiro, dato 7a ottimistico dai primi salitori, mi par ben duro, nonostante la corda ben tenuta da Marco: mah... Qui però la roccia è bella, come nel tiro seguente, 6b+, che con grande impegno riesco a salire, fino a un punto più facile, dove spaventato da chiodatura distante e roccia infingarda, sbaglio linea e combino un gran casino. Lasciamo perdere il resto... stile ED= erba e detriti... Ultimo tiro di aderenza dato 6b su roccia super; qui riesco, da due, a liberarlo. O non facciamo mai placche (ed è vero) oppure la valutazione confonde ingaggio (scarso, per fortuna) con difficoltà tecnica... Insomma una via con tratti belli e altri no, certo meno interessante della vicina e più dura Donzauker, che mi risulta molto apprezzata.
E la Rocca dei Campanili rimane un'altra cosa...
Il giorno dopo grande briefing mattutino, all'alba delle 10, al Maco di Ventimiglia, per decidere la meta, che deve essere con tiri facili per accontentare tutti. Non se ne viene fuori e io allora propongo il settore Antenna della Briga, sperando nella quota di 900 metri circa, e forse in qualche nuvola...
Mal me ne incolse, come diceva quel tale antico, perché eccoci alle tre del pomeriggio a cercare l'ombra dei radi cespugli del luogo, dato che il termometro annuncia 43! Io e Lucien siamo appena scesi da due tiri fatti in sofferenza "scarpettara", e i nostri piedi ci hanno fregati per il resto della giornata... Difatti solo la lucertola russa, il solito Ivan di Vallecrosia, e l'altro giovane motivato a dir poco, Randons, riescono con queste temperature a salire la very nice La storia infinita 7a. In compenso alle quattro tuona in lontananza vicina e la temperatura scende di almeno venti gradi. Pazienza. Ritorno in anticipo e secondo stop al Maco, rallegrati dalla bevuta offerta dal Giovane per i suoi 25 anni!
Nel frattempo veniamo a sapere che nella invidiabilmente fresca Simplon Dorf, serpentino in alta terra elvetica, il nostro amico Nic di Mac(ugnaga) ha salito André am bolzen 7a+: bravo!
 Marco Blek Macigno Marchetti in discesa dalla sovrastante Rocca delle Donzelle
Randons alto su La storia infinita 7a a Briga. E' proprio un camino quello alla sua destra, di un bunker sottostante!
Ecco dove ha "colpito" Nic Mac. Lo spostamento in Liguria della parete pare problematico...




mercoledì 3 settembre 2014

CORNO STELLA Alpinata! Good news & bad news

Martedì (ieri) alpinata al Corno Stella.
Sveglia alle 5,30, partenza alle 6,15, appuntamento con Diego alle 8 circa ad Andonno: una mezzoretta e siamo al Gias, stop all'auto.
Segue camminata relax al Bozano, dove arriviamo alle 10,30 circa, con parete ancora in ombra.
Mister Corno (molto poco umilmente: io) ha deciso che non si attacca prima delle 11,30, quando dovrebbe esserci il sole, e così ci svacchiamo un pochino, bla bla bla con Marco il gestore e altri, torta, te, bibitozze... Alle 11,40 tocchiamo roccia sullo zoccolo, destinazione Regalami un sorriso 6a max, ben carino. Qualche decisione discutibile del capo (tiri da 70 metri che non fanno guadagnare neanche un secondo) e arriviamo in vetta allo zoccolo, con lo zaino in spalla, per me un'offesa quasi insostenibile! Il motivo è che dobbiamo dalle cenge binocolare l'attacco della classica Touche la pierre, che pare non esista più, ohibò...
Proseguiamo su Roby, 6a, stile alpino come roccia e attrezzatura (per il Corno). Difatti quando questa via si innesta sulla classicissima e bellissima Lupetti non ce la lasciamo sfuggire, dato che l'itinerario originale viene da noi due ritenuto, senza conoscerlo, molto meno bello (forse, probabilmente, certamente). Arriviamo in vetta verso sera e incontriamo una classica doppia coppia di "uscenti" dalla De Cessole, dopo visita alla vetta. Li abbandoniamo al loro altrettanto classico infausto destino di questi ultimi anni (doppie al buio...), per riuscire anche noi a rallentare la discesa, sperata rapida: la mia corda da 80 metri (Petzl) è molto più corta di quella di Diego (Beal) che abbiamo usato l'anno scorso! In due parole non arrivo alla seconda catena e rimango appeso ad uno spit fuori calata come un principiante qualsiasi... Manovre varie e casini più tardi approdiamo alle 19,30 sulle cenge dove posso binacolare la mia povera via, vecchia di ben 17 anni! La partenza del primo tiro è parzialmente crollata, detriti vari si vedono benissimo e bisognerà tornare, ispezionare, riattrezzare... Bad news, porcu can.
Le good sono le condizioni generali del Corno, tutto perfettamente secco e senza neve alla base a rompere. Per finire la storiella, arriviamo al Bozano alle 20 ed io alla macchina alle 21,50, con la mia gambetta che chede pietà... Tunnel di Tenda chiuso, ospitalità provvidenziale da Diego a Roaschia, rientro al mare stamattina: finish.
p.s.: abbiamo misurato le corde: 80 giusti per la Petzl, 84 per la Beal... scoperto l'arcano!
Un super Corno Stella, come era quello incontrato ieri, pur leggermente ferito...
Un inedito Flaviano zaino munito! Si notano i primi segni di insofferenza da allergia allo stesso...
Flaviano danza in piena vena di quarzo, abbandonata la via Roby, sugli ultimi tiri della Lupetti.

lunedì 1 settembre 2014

CORTE, CERISOLA, BERGERIE a la muerte...

Questa settimana andiamo indietro, cominciando da domenica.
Una ragione c'è: mettere in evidenza la realizzazione della madrilena Marta. La ragazza dalle ditine d'acciaio ha infatti avuto rapidamente ragione della boulderosa Floribunda 7a, a Corte. Quando si toglierà le paure da boulderista, indossato l'imbrago, vedremo grandi performance da lei, di sicuro...
Nella stessa giornata lo scriba si è scrollato di dosso un altro 7a, Questione di intuito, imitato da Frank, che in verità si è più che altro dedicato a lavorare la versione "blu" della stessa via, cioè l'eliminante, solo su roccia bluastra, senza prendere nessuna presa a destra: very hard... e da super local!
Condizioni mediocri assai (troppo caldo) sino alla provvidenziale nuvola serale.
Ritorniamo al sabato, location Cerisola. Qui bella realizzazione "a la muerte" di Marco Privi su La barattola 7a boulderoso, naturalmente "passeggiata" dal Giovane on sight, che ha anche flashato Tutto il mondo te regarda, sempre 7a. Ma il meglio l'ha tirato fuori Roby Puglia che scalando al 100%, almeno, si è aggiudicato la splendida Roccia o riccia 7a. Anche qui troppo caldo (28,5° all'ombra!) e niente aria = aderenza di m...
Altro salto temporale, giovedì, ancora a Corte, con qualche nuvola e temperature accettabili. Il solito Giovane non si è lasciato scappare le ultime prese di Par condicio 7b.
Tanto per cambiare, ancora lui (non va quasi mai a scalare), mercoledì alla Bergerie (good conditions) per le atleticissime canne di Quand on l'attaque... 7b very hard!
Marta inizia il crux di Floribunda 7a very boulder a Corte
Il Giovane in uscita da Par condicio 7b, sempre a Corte
Per finire Ivan, russo di Vallecrosia, incastra il ginocchio su Quand on l'attaque... 7b