Associazione Ligure Arrampicata

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venerdì 11 ottobre 2019

VERDON morte di un rasta!

Eh sì, dovevano essere due belle giornate di scalata sulla pietra più bella del mondo, invece...
E' successo. Al secondo giorno. Nient'altro da dire. Stop.
Però così non si capisce nulla in effetti.
Cominciamo dall'inizio dunque.
Io e Luca partiamo mercoledì alle classiche 8, a mia fine lavoro, da Bordighera, direzione Verdon.
Tempo strano, qui buono, nel Var sempre pù nuvoloso. Ad Annot, dove pensiamo di salire una via recentissima, le nuvole nere incombenti ci lasciano arrivare all'attacco e poi mollano goccioline, abbastanza consistenti però da farci desistere e riprendere l'auto direzione le Gorges.
Trovata la sistemazione per la notte nell'ottimo Auberge du Verdon, dall'illimitata fantasia, eccoci in preparazione allo chalet de La Maline per scendere - a piedi - alla base della nuova (2019) Concretion erogène, una via di notevole sviluppo che serpenteggia sulla parete molto conosciuta per ospitare Crise de gouttes e Free Tibet. La via, attaccata purtroppo data l'ora tarda a sinistra per un tiro più facile, non comincia così un granché e prosegue con lunghi traversi orizzontali, tipici dei nuovi itinerari non estremi, che cercano il più facile in pareti di per sé ben dure. Primo e secondo traverso non sono male, difficili da leggere per stare nel grado annunciato (5c e 6a, ottimistico). Poi si entra in strambo camino/muro terroso, che affronto al peggio dove non si deve stare...
In alto le cose migliorano con tiri su placche e muri, ma la via non ci entusiasma.
Saltiamo direttamente al giorno dopo.
Ora presta, relativa. Scendiamo con 5 doppie vertiginose, come dovuto in Verdon, la parete di Mayreste inferiore, per avvicinarci poi in pochi minuti di cammino a Tarabiscotage verdonesque, via ormai classica e molto apprezzata, che presenta due valutazioni diverse a seconda dei ripetitori. Io naturalmente mi metto in quelli più soft, non adepti alla placca di spalmo, dove trovo tutto difficile! Primo tiro (mio) disturbato da un feroce maestrale, poi parte Luca per una placca difficile e con chiodatura bella allegra. Comunque la sale dignitosamente, non come me che per liberarla da secondo soffro le pene del climber da falesia che cerca appigli e appoggi decenti, invece di piedi sfuggenti con mani su presine...
E da questa sosta accade la tragedia! Luca è arrivato alla sosta seguente, io mi preparo, cerco di prendere magnesite per partire, ma non trovo il sacchetto dietro di me. Una tastata di troppo, un piccolo clic e vedo il povero Bob, il mio portamagnesite rasta, con tanto di treccine colorate e colorito marcato, che prende il volo e precipita indifeso sulla placca... Un piccolo rimbalzo su un ginepro e scompare alla mia vista inghiottito dal vuoto! Noooooooooooo.....
Che si sia suicidato dato il mio incedere penoso sulle placche?
Ma avevamo ancora tante belle canne (da salire) davanti a noi, magari nelle falesie spagnole o greche al sole che amava tanto...
Mah, non lo saprò mai. Di certo c'è solo che proseguo mestamente la salita - dato che non si può far altro - incazzatissimo, dietro al prode alpino Luca.
La via in verità è bella, pure i lunghissimi traversi orizzontali che la caratterizzano sono molto interessanti e intelligenti.
Dunque giungiamo al fine, anzi giungo - perché anche da incavolato almeno il tiro finale di 5b non posso non salirlo da primo - sul pianoro sommitale.
Il Verdon è sempre uno spettacolo, comunque.
Di certo torneremo entrambi su queste placche da tremolio.
C'est la vie.

 Secondo traverso orizzontale di Tarabiscotage, circa 6a, con S5 aerea se ce n'è una...
 Il camino molto bellino, e fa pure rima, di L4 della stessa via (6a+).
 La placca del fattaccio di cronaca nera, direi di certo 6b, vista da S2
 Mio sorrisetto di circostanza usciti dalla via, senza Bob in vita, in tutti i sensi...
 Il camino/placca di L4 di Concrétion. Si passa sotto allo spit. Indovinate dove ho provato io?
 Una bella canna doppia sopra S1 della stessa via. 5c vero salirla.

 Luca ritratto al ventoso attacco di Tarabiscotage.
 Tempo "strange" nelle Gole. Terrà o non terrà?
 La bella L6 di Concrétion, 5c. Tutti gli scatti di Luca Marsilio.

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