Associazione Ligure Arrampicata

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lunedì 8 settembre 2014

IROQUOI, ROCCA DELLE DONZELLE, BRIGA astuti percorsi et alia

Martedì scorso Ale Forte è tornato, con Frank, a saldare il conto con La voie de ce dames 7c, molto bello, all'Iroquoi, Gorges du Loup, che gli era sfuggita tempo fa a causa di un temporale intempestivo.
Ottime condizioni poi cambiate in mediocri, per cambio di vento.
Seconda alpinata poi, diciamo alpinatina, per me in settimana!
Meta questa volta la per noi sconosciuta Rocca delle Donzelle, via Chi non ciànze no tetta, sopra Carnino. Calcare molto bello e approccio in 40 minuti, dixit la relazione...
Il posto è veramente incantevole; si parte da un esemplare paesino immerso in un rado boschetto e ci si alza velocemente per arrivare in campo aperto con vista sugli immensi valloni meridionali del Marguareis, qua e là punteggiati da risalti calcarei. L'approccio è ben descritto e ben segnalato da ometti e segni di vernice rossa, che "con astuto percorso" ti conducono sul grande zoccolo a placconi del terzo risalto della parete, dove si svolgono sei itinerari. Io seguo con attenzione la traccia, Marchetti sale alla vigliacca per placconi in aderenza. Risultato: lui arriva prima di me all'attacco, logicamente, ma sempre nell'ambito dei 60 minuti, più o meno. Ci distribuiamo i tiri e a me tocca il primo, detto di 6a, placca abbattuta. Le lamette rovesce traballanti che incontro non mi danno molta fiducia, e con fatica spalmo la suola e arrivo in sosta. Il secondo tiro, dato 7a ottimistico dai primi salitori, mi par ben duro, nonostante la corda ben tenuta da Marco: mah... Qui però la roccia è bella, come nel tiro seguente, 6b+, che con grande impegno riesco a salire, fino a un punto più facile, dove spaventato da chiodatura distante e roccia infingarda, sbaglio linea e combino un gran casino. Lasciamo perdere il resto... stile ED= erba e detriti... Ultimo tiro di aderenza dato 6b su roccia super; qui riesco, da due, a liberarlo. O non facciamo mai placche (ed è vero) oppure la valutazione confonde ingaggio (scarso, per fortuna) con difficoltà tecnica... Insomma una via con tratti belli e altri no, certo meno interessante della vicina e più dura Donzauker, che mi risulta molto apprezzata.
E la Rocca dei Campanili rimane un'altra cosa...
Il giorno dopo grande briefing mattutino, all'alba delle 10, al Maco di Ventimiglia, per decidere la meta, che deve essere con tiri facili per accontentare tutti. Non se ne viene fuori e io allora propongo il settore Antenna della Briga, sperando nella quota di 900 metri circa, e forse in qualche nuvola...
Mal me ne incolse, come diceva quel tale antico, perché eccoci alle tre del pomeriggio a cercare l'ombra dei radi cespugli del luogo, dato che il termometro annuncia 43! Io e Lucien siamo appena scesi da due tiri fatti in sofferenza "scarpettara", e i nostri piedi ci hanno fregati per il resto della giornata... Difatti solo la lucertola russa, il solito Ivan di Vallecrosia, e l'altro giovane motivato a dir poco, Randons, riescono con queste temperature a salire la very nice La storia infinita 7a. In compenso alle quattro tuona in lontananza vicina e la temperatura scende di almeno venti gradi. Pazienza. Ritorno in anticipo e secondo stop al Maco, rallegrati dalla bevuta offerta dal Giovane per i suoi 25 anni!
Nel frattempo veniamo a sapere che nella invidiabilmente fresca Simplon Dorf, serpentino in alta terra elvetica, il nostro amico Nic di Mac(ugnaga) ha salito André am bolzen 7a+: bravo!
 Marco Blek Macigno Marchetti in discesa dalla sovrastante Rocca delle Donzelle
Randons alto su La storia infinita 7a a Briga. E' proprio un camino quello alla sua destra, di un bunker sottostante!
Ecco dove ha "colpito" Nic Mac. Lo spostamento in Liguria della parete pare problematico...




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