Associazione Ligure Arrampicata

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lunedì 17 luglio 2017

CAYRE DES ERPS, LA JUNGLE Giovane da 8

Due notizie contrapposte questa settimana.
Una alpina, si fa per dire... Io e l'aspirante alpinista Emanuele sabato siamo andati al Cayre des Erps, sopra il Boréon, a ripetere una gran bella via anni '60, lo Sperone Ovest (degli storici Ughetto, Ruggeri, Baratta e Salesi), ripresa a spit inox da 12 (perfetti) nel 2002, credo, nell'ambito di un progetto di risistemazione di vie classiche del massiccio Argentera/Mercantour.
Si può adesso scalare molto tranquillamente i tratti più difficili (sino al 6b), ben protetti dagli spittoni. Altrettanto non si può dire delle sezioni di 5, in cui è mooolto meglio non pensare di cadere...
Comunque, per chi è un po' alpino dentro, la via vale veramente la pena. Non abbiamo trovato le doppie classiche e siamo scesi dal Couloir Gurekian, trovando molto molto molto difficilmente le ultime due doppie (aguzzare la vista e magari legarsi...).
La domenica, gruppone alla Jungle, al caldo sempre e comunque, dove Ale Giovane doveva stampare... e ha stampato un 8a breve e violento come ama lui, Merci Pierrot.
Il Pierrot da cui il titolo è Pierre Brizzi, mitica figura di climber/alpinista, ancora in falesia brillantemente ieri, a settant'anni suonati!
Belle prestazioni anche per altri partecipanti. Baloo 7a è caduta sotto le dita possenti di Spier, Davide Bellicapelli, Emanuele e Randons, che per completare l'opera ha pure salito il 7a+ senza nome (pare) alla sua sinistra, molto tecnico e sostenuto.
Io segnalo, per gli scarsoni come me, un tiro di 6a+ senza nome appena a sinistra di Eric, secondo me un vero gioiellino verticale a buchi. Stop.
Riapro il testo per segnalare che mercoledì scorso abbiamo trovato il solito caldone alla Erbo bassa, ma nonostante questo Gabriele è riuscito sulla breve e boulderosa Cumino 7a. Stop. Anzi ri-stop.
 Il piccolo ma interessante Cayre des Erps, esposto a sud ovest, e con vie riprese a spit
In questa seconda foto di Emanuele, la mia testa pelata è all'imbocco del vallone che porta al Col Guilié e in Italia. Il Cayre è per fortuna solo a un quarto d'ora... di pietraia ripida.

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