Associazione Ligure Arrampicata

Associazione Ligure Arrampicata

venerdì 28 luglio 2017

CIMA DI TAVELS una bottiglia buona...

Incursione settimanale in montagna per Bigi ed io, in quel di Isola 2000.
Di certo il centro invernale non è troppo entusiasmante in estate, complice lo scarso ripristino dell'erba sulle piste e pure il lasciare "vestiti" i cannoni da neve, in rosso fuoco!
Siccome io quasi ci vivo e conosco molto bene Pila, posso dire che in estate la stazione valdostana ha tutto un altro aspetto, per fortuna!
Comunque dopo una mezz'oretta di cammino si è fuori dal panorama artefatto e in poco più di un'ora si arriva ai piedi della via Bonne bouteille alla Cima di Tavels. Il granito grigio e rosso ci attende!
La via è stata ripresa da pochi anni, e bene, anche se per voler fare il solito pignolo, non con gli spittoni inox da 12 del Mercantour...
Il secondo tiro di 6c ci bastona subito entrambi, e per dirla tutta mi perdo nel seguente tiro di raccordo, e pure sul quarto tiro... Arrivo in cima a un pilastrino marcio e armeggio almeno una quarantina di minuti per cercare di portare in salvo la pellaccia, per poi accorgermi che la via giusta è ben due metri sotto di me (due metri di circa secondo grado...). Passata la scena pietosa, Bigi si lancia nel bel tiro seguente che porta, per mia fortuna, alla piccola gemma della via. Il sesto tiro è una fessuretta miracolosa su placca da urlo di 6a+, con la roccia più bella che si possa chiedere, degna dei migliori tiri del Corno Stella, sua Maestà delle Alpi Marittime. Chiodatura perfetta per giunta, sia a spit che a vecchi chiodi, che - da Capo Coniglio - passo ogni tanto...
La via prosegue bene e termina poi con altro tiro di 6a+, molto vario, che di nuovo mi tocca e che risolvo bene, nonostante la veneranda età.
Dopo una crestina facile e arieggiata perveniamo alla vetta, con superbo panorama sulle Marittime (quasi) tutte.
La discesa si rivela un po' stramba, poiché i due giovani esploratori disdegnano la relazione per pigrizia e arrampicchiano sulla cresta nord che, bontà sua, si lascia scendere con passetti di scalata, portandoci ad accorciare un po' il rientro in stazione.
Temperature, pure all'ombra, perfette.
La Cima di Tavels, dove corre, un po' a destra della vetta, Bonne bouteille
 Bigi sul fantastico sesto tiro, 6a+. Un gioiello!
Io sul quinto tiro, dopo le scene pietose...
Bigi sull'antecima, dietro di lui i laghi di Terres Rouges
Io in vetta leggo, per non seguirla, la relazione della discesa...
Il massiccio centrale dell'Argentera in lontananza. La Testa del Claus è invece a destra


Nessun commento:

Posta un commento